Il lending crowdfunding, conosciuto anche come social lending o peer-to-peer lending, è una forma di finanziamento alternativo che consiste in un prestito tra privati, effettuato tramite piattaforme online e finalizzato allo sviluppo di determinati progetti imprenditoriali.
Il lending crowdfunding è nato principalmente per aiutare aziende e soggetti che molto spesso non riescono ad ottenere finanziamenti dagli istituti di credito tradizionali. Molto spesso, infatti, accade che viene chiesto ai richiedenti di soddisfare rigorosi requisiti per la concessione del prestito bancario.
Per i soggetti investitori, invece, chiamati prestatori, esistono opportunità di guadagno interessanti. Attraverso il lending crowdfunding, infatti, il prestatore mette a disposizione la propria somma di denaro per sostenere un progetto, ottenendo il rimborso del capitale maggiorato dagli interessi proposti.
L’aspetto peculiare del lending crowdfunding sta proprio nel valore degli interessi proposti, che superano nel 99% dei casi quelli normalmente concessi dalle banche.
Successivamente, il rimborso del capitale prestato, avviene rispettando un preciso lasso di tempo necessario per lo sviluppo dell’intero progetto.
Le piattaforme di lending crowdfunding
Le piattaforme di lending crowdfunding sono dei luoghi virtuali in cui avviene l’incontro tra i richiedenti il finanziamento e i risparmiatori che sono alla ricerca nuove opportunità di investimento.
In sostanza le piattaforme di lending crowdfunding sono dei canali di comunicazione e degli intermediari finanziari che consentono di far incontrare prestatori e soggetti richiedenti e generare opportunità di guadagno da entrambe le parti.
Il prestatore può iscriversi, creare il suo account personale, inserire i suoi dati e in seguito partecipare alle opportunità della piattaforma, scegliendo quella che più preferisce in base ai rendimenti proposti.
C’è da ricordarsi però, che non tutte le piattaforme di lending crowdfunding sono autorizzate ad operare nel mercato. In Italia, ad esempio, i portali di raccolta fondi del lending crowdfunding devono rispettare le disposizioni normative emanate dalla Banca d’Italia e rientrare nella categoria di istituti di pagamento.
Lending crowdfunding: normativa
Alla base del modello del lending crowdfunding vi è il contratto di mutuo definito nell’art. art. 1813 del Codice Civile, che riporta espressamente: «il contratto nel quale una parte consegna all'altra una quantità determinata di denaro o di altre cose fungibili e l'altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie o qualità» con l'aggiunta degli interessi, come indicato nell’art. 1815 del Codice Civile se il contratto lo prevede.
Un ulteriore riferimento normativo che disciplina il lending crowdfunding è la Delibera n. 586 del 2016 emanata dalla Banca d'Italia con il Provvedimento recante disposizioni per la raccolta del risparmio dei soggetti diversi dalle banche. In essa il lending crowdfunding viene definito social lending e rappresenta “uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto.”
Le attività dei gestori delle piattaforme di lending crowdfunding sono, inoltre, regolate dalle norme rivolte a particolari categorie di soggetti riconosciute come “attività bancaria, raccolta del risparmio presso il pubblico, concessione di credito nei confronti del pubblico, mediazione creditizia, prestazione dei servizi di pagamento.”
Lending crowdfunding immobiliare
Il lending crowdfunding immobiliare è una specifica tipologia di crowdfunding immobiliare che consente ai piccoli risparmiatori di prestare il proprio denaro per sostenere diverse operazioni immobiliari.
Nel concreto il prestatore si iscrive ad un a piattaforma di lending crowdfunding immobiliare, ricarica il suo conto e presta il suo denaro a favore elle opportunità immobiliari che vengono pubblicate di volta in volta.
Nel caso particolare del lending crowdfunding immobiliare i prestatori ricevono ad operazione conclusa il capitale prestato arricchito dagli interessi maturati.
Lending crowdfunding immobiliare: tutti i vantaggi
Il lending crowdfunding immobiliare risulta essere molto vantaggioso per entrambi i soggetti coinvolti: i prestatori e gli operatori immobiliari.
I prestatori hanno la possibilità di investire negli immobili partendo da piccole cifre e di poter far fruttare i propri risparmi in modo intelligente, dal momento che tramite questa tipologia di prestito è possibile diversificare i propri investimenti.
Con la diversificazione, infatti, è possibile prestare il proprio capitale a sostegno di più operazioni immobiliari, minimizzando il rischio perdita.
Se, infatti, concentri i tuoi capitali in un’unica opportunità avrai maggiore possibilità di incorrere nel default, poiché se questa va male la perdita che ne consegue è totale, dal momento che ci si è affidati completamente ad essa.
Distribuendo il tuo capitale in più operazioni il tuo prestito risulterà meno rischioso poiché gli esiti positivi di una operazione immobiliare potranno colmare le perdite derivanti da eventuali esiti negativi.
D’altro canto, gli operatori immobiliari possono contare su un canale di finanziamento alternativo più veloce nell’erogazione dei prestiti per la realizzazione dei loro progetti immobiliari. Le aziende possono, infatti, ricevere in tempi rapidi i capitali di cui necessitano bypassando il lungo iter burocratico previsto dai tradizionali istituzioni finanziari.
La società proponente non dovrà far altro che presentare il proprio progetto al gestore della piattaforma di lending crowdfunding immobiliare, presentando un Business Plan e tutti i dettagli dell’opportunità immobiliare, e attendere che venga approvato.
Una volta approvato i gestori provvederanno alla pubblicazione del “Deal” (opportunità immobiliare) con un finanziamento massimo richiesto.
VIDEO - Crowdfunding Immobiliare
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